Dal 19 al 22 maggio ore 21:00 - domenica ore 18:00
Dal 19 al 22 maggio ore 21:00 - domenica ore 18:00 Regia di Gianni Quinto Con Federica Calderoni Lucilla Muciaccia Mariano Viggiano Serena...
KNOCK OUT
il 9 e 10 maggio ore 21:00 Scritto e diretto da Jacopo Neri Musiche originali di Enrico Truffi con Giacomo de Rose, Jacopo Fazzini, Pier...
LE CATTIVE ABITUDINI
il 9 e 10 maggio ore 21:00
Musiche originali di Enrico Truffi
con
Giacomo de Rose,
Jacopo Fazzini,
Pierangelo Menci
Tre fratelli si ritrovano alla vigilia di Pasqua. Luca, che ha da poco superato una dipendenza da stupefacenti; Davide, che lo ha assistito da solo nella casa dei genitori; Marco, che torna da Parigi, dove nell’ultimo anno è diventato un medico di successo. Consapevole di aver ignorato a lungo i problemi della famiglia, Marco è ansioso di redimersi, e offre a Luca un lavoro in una prestigiosa società francese. Ma le conseguenze della proposta gli sfuggono di mano quando Davide si rivela incapace di separarsi dal fratello e, forse, di accettarne veramente la guarigione.Più che al tema della dipendenza materiale, questo nuovo lavoro guarda alla dipendenza psicologica ed emotiva che una storia di droga può innescare nel cuore di una famiglia. Le cattive abitudini è un dramma da camera sull'ambiguità dell'amore, dei sensi di colpa, delle responsabilità a cui chiama il legame di sangue - e, su questo terreno scivoloso, si gioca il tentativo di sciogliere una volta per tutte il debito che vincola una vittima al suo salvatore.
Dal 12 al 15 maggio ore 20,45 domenica ore 17,45 di Samantha Petrucci regia di Stefano De Stefani Con Valerio de Stefani Tiziana Bernardin...
NON SONO IO L'UOMO OMBRA
Dal 12 al 15 maggio ore 20,45 domenica ore 17,45
Tommaso, 35 anni, non riesce a scrollarsi di dosso un’educazione famigliare tanto rigida da diventare bigotta e a sentirsi libero di essere quello che è. Vive la sua omosessualità da “velato”, ma non è solo per il suo DNA: in lui c’è anche, perlomeno allo stato embrionale, l’idea che il coming out non sia la sola cosa giusta da fare. Rivive, attraverso alcuni flashback, episodi che hanno lasciato segni indelebili in lui: atti di bullismo, l’omofobia dei suoi genitori, gli amori. Torna al presente e si trova di fronte al pubblico... ed a una scelta che, finalmente, fa!
Valerio De Stefani è Tommaso, Tiziana Bernardini sua madre (e suo padre) e Umberto Fratto Valentino, personaggio chiave nelle scelte di Tommaso.
il 28 e 29 maggio sabato ore 21:00, domenica ore 18:00 Scritture e regia Stefano Villani Con Stefano Villani Fiammetta Michetti Marco Marta
Dal 17 al 19 maggio ora 21:00 Regia di Simone Fabiani e Alessadro Giorgi Supervisione artistica Sabrina Pellegrino Con Simone Fabiani, Ire...
Dal 26 al 30 aprile ore 21:00 Da L’analfabeta di Agota Kristof con Patrizia Labianca Progetto e regia Marinella Anaclerio Organizzazi...
LINGUA MATRIGNA
Dal 26 al 30 aprile ore 21:00
Da L’analfabeta di Agota Kristof
con Patrizia Labianca
Progetto e regia Marinella Anaclerio
Organizzazione Tiziana Laurenza
Comunicazione Antonella Carone Daniele Pratolini
E’ notte, Agota è sola nella sua casa con un registratore e, come Krapp o come un medico legale
durante un’autopsia, passa a setaccio la sua vita…o meglio la misura…nelle sue perdite e nelle sue
conquiste. Assistiamo al suo tirar le somme sulla sua vita, la vita di una profuga che mai è riuscita a
smettere di pensare di essere fuori luogo, fuori dal suo luogo.
Agota Kristof, una tra le più importanti ed amate scrittrici di lingua francesce è nata in Ungheria nel
1935. Il padre è un insegnante, l’unico insegnante del suo piccolo paese. A 14 anni entra in collegio.
Nel 1956 lascia clandestinamente l’Ungheria, costretta ad abbandonare la sua terra natale insieme
al marito e figlia neonata, quando l’Armata rossa interviene in Ungheria per sedare le rivolte
popolari. Nella fuga porta con sé solo due borse: una di pannolini e biberon e l’altra per i suoi
vocabolari. Con la perdita della Madre Patria, si diventa orfani della Madre Lingua. “ come
spiegargli, senza offenderlo, e con le poche parole che so di francese, che il suo bel paese non è altro
che un Deserto, per noi rifugiati, un deserto che dobbiamo attraversare per giungere a quella che
chiamiamo “ integrazione”, “assimilazione”?.
In questa autobiografia scarna ma precisa, com’è il suo stile, la Kristof analizza e racconta la natura
del suo disagio più grande nella condizione di profuga: la perdita di identità intellettuale. Incapace di
esprimersi e di capire cosa le succede attorno, non conoscendo la lingua francese, si definisce muta
e sorda. Ed è questo che la messa in scena vuole urlare in silenzio allo spettatore…. Qual è lo stato
d’animo di urgenza comunicativa non sorretta da mezzi espressivi adeguati, l’inquietudine che prova
chi approda da profugo in terra straniera, chi da anziano non è messo nelle condizioni di capire i
nuovi mezzi di comunicazione pur costretto ad usarli, o ancora più semplicemente l’incomunicabilità
tra generazioni differenti, come tra lei e sua madre….
Questa esperienza, dalla Kristof, raccontata con tanta semplicità e profondità, è stata vissuta anche
da scrittori come Samuel Beckett, Irene Nemirovskij, Joseph Conrad, autori che nel ‘900 hanno alla
fine conquistato un posto di rilievo nella letteratura della loro… lingua Matrigna.
La Nostra Analfabeta, oramai tradotta in 18 lingue, considerata una delle maggiori autrici
contemporanee di lingua francese, parla al pubblico per ricordarsi quanta strada ha percorso prima
di avere la gratificazione di vedere le proprie opere tradotte da altri in tutto il mondo. Lo fa per per
ricordare ed incoraggiare quanti come lei, orfani di Terra e di Lingua devono ricominciare in età
adulta con l’alfabeto della Lingua Matrigna. Ogni parola ha una radice e questa germoglia in noi sin
dalla vita intrauterina, ascoltando il mondo che ci circonda… strappati da quel mondo si cerca di
restare a galla in acque sconosciute. Come sopravvivere senza disintegrarsi ma integrandosi? Ed
proprio lo Scrivere che, in esilio, diventa il suo mezzo per navigare nelle acque sconosciute di una
nuova cultura, il suo modo per sopportare gli anni tanto odiati, quelli in una fabbrica di orologi dove
sente soltanto il ritmo delle macchine e a quel ritmo deve adeguarsi. E decide di farlo proprio nella
lingua francese, che così tanto prima aveva detestato: leggere e scrivere è, per lei, “una malattia”,
un bisogno impellente.
“[…] questa lingua, il francese, non l’ho scelta io. Mi è stata imposta dal caso, dalle circostanze. So
che non riuscirò mai a scrivere come scrivono gli scrittori francesi di nascita. Ma scriverò come
meglio potrò. È una sfida. La sfida di un Analfabeta.”
Patrizia Labianca- Marinella Anaclerio
Recensioni:
16 E 17 maggio ora 18:30 prenotazione obbligatoria al 333.4541208 La compagnia della Terza.... B progetto e regia di Giulio Malatesta con...
Dal 18 al 21 aprile ore 21:00 per la prima volta e per soli 4 giorni a ROMA al Tordinona adattamento, luci e regia Massimiliano Vado con ...
KREUZBERG
Dal 18 al 21 aprile ore 21:00
per la prima volta e per soli 4 giorni a ROMA al Tordinona
adattamento, luci e regia Massimiliano Vado
con Sofia Ferrero, Leonardo D'Attilio, Giovanni Cipolletta, Ruben Mulet Porena, Clarissa Curulli
aiuto regia Daniele Di Martino coreografie Federica Bianconi vocal coach canto Beatrice Valentini foto Barbara Gravelli produzione Laboratorio di Arti Sceniche diretto da Massimiliano Bruno
Dal 19 al 24 aprile ore 21:00 domenica ore 18:00 scrittura di scena di Mne Inés Courbevoie musiche originali del maestro Raffaele Petrone c...
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